Alessia Pifferi è una donna italiana che è stata al centro di un caso giudiziario e mediatico molto discusso, accusata di aver lasciato morire di stenti la propria figlia di appena 18 mesi, Diana, nell’estate del 2022. La vicenda ha scosso l’opinione pubblica italiana per la sua gravità e per il comportamento della madre, che avrebbe abbandonato la bambina per diversi giorni nella sua abitazione a Milano, senza cibo né cure, mentre si trovava in compagnia del suo compagno in un’altra città.
I fatti principali del caso
Secondo le indagini, Alessia Pifferi avrebbe lasciato la figlia sola in casa per un periodo che va dai cinque ai sei giorni, senza garantirle cibo o assistenza. Diana, una bambina di appena 18 mesi, è stata trovata morta per denutrizione e disidratazione nell’appartamento, dove la madre l’aveva lasciata in un lettino da campeggio.
La madre, una volta tornata a casa e scoperta la tragedia, avrebbe chiamato i soccorsi, ma ormai era troppo tardi. L’autopsia ha confermato che la bambina era morta da diversi giorni a causa della mancanza di acqua e nutrimento. Secondo i resoconti, Pifferi avrebbe lasciato un biberon con del latte accanto alla bambina, ma non avrebbe organizzato alcuna assistenza durante la sua assenza.
Le motivazioni dietro l’abbandono
Il movente che ha spinto Alessia Pifferi ad abbandonare la figlia sembra legato alla sua relazione sentimentale. La donna ha trascorso i giorni dell’abbandono insieme al compagno, che, stando alle ricostruzioni, non era a conoscenza dell’esistenza della bambina o del fatto che fosse stata lasciata sola.
Le accuse e il processo
Alessia Pifferi è stata arrestata e accusata di omicidio aggravato e abbandono di minore. Il caso ha sollevato numerosi interrogativi sullo stato psicologico della madre, le sue motivazioni e la mancanza di supporto familiare o sociale che avrebbe potuto prevenire questa tragedia.
La donna è stata sottoposta a perizia psichiatrica per valutare se fosse capace di intendere e di volere al momento dei fatti. Tuttavia, le accuse sono state particolarmente pesanti a causa della premeditazione dell’atto: abbandonare la bambina per un periodo così lungo senza preoccuparsi delle sue necessità vitali.
Reazioni dell’opinione pubblica
Il caso ha sollevato indignazione e dolore nell’opinione pubblica italiana. Molti si sono interrogati su come una madre potesse abbandonare la propria figlia in modo così crudele, mettendo in secondo piano le responsabilità genitoriali per seguire una relazione sentimentale. La vicenda ha anche portato a riflettere su temi come l’abbandono infantile, la solitudine delle madri e l’importanza di un adeguato supporto psicologico e sociale per evitare tragedie simili.
Il processo ad Alessia Pifferi è stato seguito con grande attenzione dai media, e il suo caso è diventato un simbolo di uno dei crimini più tragici e incomprensibili che possa accadere all’interno del nucleo familiare.