Vendere un cane legalmente: cosa dice la legge

La compravendita di animali domestici è un settore regolato da normative precise, pensate per tutelare il benessere dell’animale e garantire transazioni sicure e trasparenti tra venditore e acquirente.

In Italia, chi intende vendere un cane, sia in forma occasionale sia come allevatore professionista, deve rispettare obblighi e procedure ben delineati. È fondamentale, ad esempio, conoscere la documentazione necessaria, le normative vigenti in materia di microchip e anagrafe canina, nonché le modalità consentite per la vendita sia online che nei negozi fisici.

Scopriamo insieme quali sono i requisiti essenziali per vendere un cane legalmente, analizzando ogni aspetto con attenzione.

Documentazione e certificazioni obbligatorie

Il primo elemento normativo basilare nella vendita di un cane è la documentazione, indispensabile per dimostrare l’origine, lo stato di salute e la regolarità del percorso vaccinale dell’animale.

Uno dei documenti più importanti è il pedigree (o certificato genealogico), rilasciato da enti riconosciuti come l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI), che attesta razza e genealogia del cane. Avere il pedigree è obbligatorio solo per i cani di razza e rappresenta una garanzia per l’acquirente.

Altrettanto fondamentali sono le certificazioni sanitarie che attestano l’avvenuta vaccinazione del cane contro le principali malattie infettive, obbligatorie in Italia, e i trattamenti antiparassitari effettuati.

La normativa richiede inoltre che il cucciolo venga consegnato all’acquirente già dotato di microchip, con un certificato veterinario che ne attesti l’identificazione. Il microchip, posizionato sotto la pelle, consente il riconoscimento e la tracciabilità del cane ed è obbligatorio per tutti i cani nati nel nostro paese.

Obblighi di iscrizione e passaggio di proprietà

Tra le norme da seguire nella compravendita di animali domestici c’è l’obbligo di iscrizione all’anagrafe canina. Chi vende il cane deve accertarsi che l’animale sia regolarmente registrato all’anagrafe regionale e che, al momento della cessione, venga effettuato il passaggio di proprietà.

Tale procedimento può essere gestito tramite il veterinario di fiducia o direttamente presso l’ASL di competenza. Prevede la compilazione di un modulo che riporta i dati del nuovo proprietario, in modo da aggiornare tempestivamente il registro nazionale.

Per gli allevatori, oltre all’obbligo di registrazione all’anagrafe canina, sussistono altri requisiti. Gli allevamenti devono essere conformi alle predisposizioni di legge di carattere igienico-sanitario e possedere autorizzazioni specifiche per la riproduzione e vendita degli animali. Ogni allevatore deve inoltre garantire che i cuccioli siano nati e cresciuti in condizioni rispettose del loro benessere.

Vendita online e nei negozi: cosa dice la legge

La vendita di cani su internet è un fenomeno in crescita, ma richiede particolare attenzione per evitare irregolarità e sanzioni. In Italia, la legge permette la vendita online, purché vengano rispettati tutti i requisiti legali, compresa la presenza di informazioni trasparenti sull’identità del venditore e le condizioni di salute dell’animale.

È consigliabile verificare l’affidabilità dei siti su cui si sceglie di acquistare o vendere un cane, privilegiando piattaforme autorizzate e note, per ridurre il rischio di truffe o problemi legati alla salute dei cuccioli.

Per quanto riguarda la vendita nei negozi di animali, gli esercizi autorizzati devono rispettare standard sanitari rigorosi e operare con licenze apposite per la vendita di cani. Anche in questo caso, ogni cucciolo deve essere accompagnato da tutta la documentazione sanitaria richiesta e deve aver già compiuto i 60 giorni di vita prima di poter essere venduto.

Trasferimenti dall’estero e aziende di trasporto specializzate

Un capitolo a parte è riservato alla vendita di cani provenienti dall’estero o destinati a Paesi esteri. In questi casi, è indispensabile collaborare con un’azienda specializzata nel trasporto di animali domestici dall’Italia all’estero per garantire un trasferimento conforme alla legge.

Il cane deve essere munito di un passaporto europeo per animali domestici, con il certificato di vaccinazione antirabbica e, in determinati casi, con un test sierologico che attesti la presenza di anticorpi contro il virus.

Per l’introduzione di cani in Italia, oltre al passaporto e alla vaccinazione antirabbica, possono essere richiesti ulteriori documenti sanitari a seconda della provenienza. Chi vende cani importati deve inoltre comunicare all’anagrafe canina la provenienza dell’animale e assicurarsi che ogni esemplare sia identificato con microchip conforme agli standard europei.

Consigli per una vendita conforme e trasparente

Per evitare problemi legali e garantire una compravendita sicura e regolare, chi intende vendere un cane deve attenersi scrupolosamente alle norme previste descritte finora.

È essenziale fornire all’acquirente tutte le informazioni sull’animale, dalle condizioni sanitarie all’età e all’eventuale pedigree, in modo trasparente e documentato. Inoltre, è sempre consigliabile avvalersi della consulenza di un veterinario per verificare la corretta procedura di passaggio di proprietà e assicurarsi che tutti i documenti siano in ordine.

Per chi desidera vendere cani a livello professionale, è fondamentale rispettare le normative vigenti per gli allevamenti. Adottare un approccio scrupoloso e trasparente è il modo migliore per instaurare un rapporto di fiducia con l’acquirente e per favorire il benessere dei cuccioli.

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